Sembra che l’essere umano, così come gli animali, le piante e gli ambienti, siano soggetti a memorizzare i traumi che si attivano attraverso le esperienze con le quali risuonano, liberando ciò che è stato a suo tempo represso.

Sconforto, rabbia, dolore e malattia possono quindi amplificare la loro struttura energetica, invadendo tutto ciò gli sta attorno. Anche la scienza ha dimostrato che le piante provano sentimenti, il loro è un sentire etereo, che le compenetra alla vita dell’uomo per offrire la pura energia della terra, a noi necessaria. Sono antenne che riflettono la qualità dell’energia di chi se ne prende cura e dell’ambiente che le ospita. Addirittura, ci parlano delle frequenze energetiche di chi ce ne fa dono.

Gli animali, anch’essi strumenti essenziali per la riabilitazione all’amore, sono per antonomasia i nostri aiutanti, offrono l’energia della terra e assorbono le nostre scorie. Tutto, in natura, registra gli eventi, i ricordi della terra e dei suoi numerosi abitanti.

L’uomo, a differenza di animali e piante, è un essere pensante; il pensiero è il timone che direziona le nostre emozioni nel bene o nel male, ma chi guida il pensiero? Il Sè superiore o l’ego? Gli animali, le piante, gli ambienti e tutto ciò che ci circonda, di conseguenza, rifletteranno il nostro sentire.

Così come il Tao ci insegna il dinamismo tra il bene e il male, l’equilibrio tra le due forze crea il sano vivere. La controparte del trauma è il piacere. L’essere umano si lascia influenzare dal pensiero collettivo, e così come ci viene spontaneo credere più al male che al bene, si ritiene che nella nostra memoria inconscia ci siano più traumi che piaceri.

Affidarsi ai propri sogni e attingere ai ricordi gioiosi, aiuta a viaggiare lungo il sentiero della vita terrena. Sognare ad occhi aperti, conduce istintivamente a prendere appunti visivi della propria vita, di quei momenti più intensi, vividi e felici, immortalandoli nell’album della propria memoria.

Man mano che la vita scorre, potremmo avere bisogno di riattivare quell’energia fresca e corroborante di un tempo. Conoscere i passi per interagire con essa, ci metterà nella meravigliosa condizione di incontrare l’ologramma del nostro eco passato, in grado di rifocillarci come una vacanza.

Il ricordo felice è quindi un soccorso per l’anima, la mente, le emozioni e il corpo. L’energia fresca di quel momento andato, è un’immagine magica, con la quale si entra in sintonia per riarmonizzare l’energia in tutti i suoi aspetti, una vera e propria stazione di ricarica energetica inconscia.

Di quel vissuto sottomesso se ne parla quasi sempre demonizzandolo, si dice sia l’habitat del lato ombra, la base sommersa dell’iceberg dei nostri traumi irrisolti, la fucina delle pulsioni sepolte, delle scritte sui muri, degli schemi mentali, la causa delle somatizzazioni.

Nel nostro aspetto inconscio è presente anche un paradiso, dentro il quale vive l’arte, che danza tra i colori, la musica e i versi poetici di sfumature che rendono questa dimensione unica! La sede del cielo interiore, che connette alle intuizioni geniali, alle visioni futuristiche, ai miracoli; dove vive la nostra guida interiore. Impariamo ad osservarci nell’interezza di chi siamo, elargendo bene a tutto ciò che ci circonda…